LA FORMULA DEL SUCCESSO NELL’ERA DELLE COMPETIZIONI
La supply chain è il fattore determinante della competizione sui mercati.
Ad avere successo saranno le organizzazioni che sapranno coordinare e gestire le relazioni con i propri partner garantendo valore e massima attenzione alle esigenze del cliente.
24.06.2021 Articolo di Marco Poier - Fondatore e Business Partner
Uno studio eseguito per il Council of Logistics Management ha identificato le
CARATTERISTICHE CHE ACCOMUNANO LE AZIENDE ALL’AVANGUARDIA NELLA GESTIONE LOGISTICA.
Tali caratteristiche possono essere così riassunte:
Mostrano un forte orientamento al cliente
Si impegnano in alleanze con i fornitori
Impiegano misure globali delle performance
Investono in processi informativi rapidi ed efficaci
E’ evidente che per avere successo in queste aree servono una visione e un orientamento ben definiti, un’evoluzione che vada oltre la ristrutturazione dell’organigramma e che implichi prima di tutto un cambiamento culturale.
I principi che hanno tradizionalmente guidato le imprese devono essere messi in discussione ed è necessario rivedere i paradigmi ed i modelli di base che per tanto tempo hanno orientato la gestione d’impresa.
Oggi le imprese devono far fronte ad una domanda sempre più volatile e devono essere in grado di fornire alti livelli di affidabilità, devono rispondere ai cambiamenti del mercato con prodotti e servizi che forniscano soluzioni innovative, che risolvano efficacemente i problemi dei clienti.
Dei molti cambiamenti avvenuti nei mercati, il più rilevante è probabilmente quello che riguarda la velocità, che è di fatto diventata un elemento competitivo di rilevante importanza. Oggi la qualità dovrebbe poter essere data per scontata e imprese e consumatori vogliono poter avere ciò che desiderano in tempi molto rapidi. Il sempre più diffuso orientamento al Just In Time rivela che le aziende che desiderano avere un ruolo di primo piano nei mercati attuali sanno di dover sviluppare sistemi in grado di rispondere rapidamente ed in modo flessibile alle necessità dei clienti.
Ciò che non si può più ignorare e che deve essere preso seriamente in considerazione è che le aziende non competono più come entità autonome, bensì come supply chain.
Il successo spetterà a quelle organizzazioni che saranno in grado di strutturare, coordinare e gestire relazioni con i propri partner basate su una rete impegnata a fornire valore nel mercato con la massima attenzione alle esigenze del cliente.
Organizzazioni di questo tipo costituiranno un profittevole mezzo di soddisfacimento dei bisogni dei clienti più efficace rispetto a quanto sia in grado di fare una singola azienda tentando di intraprendere molteplici diverse attività.
Il supply chain management consiste nell’integrazione strutturata di un insieme di imprese e nella gestione efficace ed efficiente di processi trasversali che concorrono alla realizzazione del prodotto destinato al mercato. Tale integrazione si ottiene attraverso una comunicazione trasparente dei requisiti dei clienti per mezzo della condivisione delle informazioni, coadiuvata dalla costituzione di processi uniformi che uniscano l’identificazione dei bisogni del cliente ad una risposta reattiva ed efficace.
Un modello organizzativo ormai obsoleto si focalizza invece sulla massimizzazione delle efficienze locali, di funzione o per la singola impresa, generando un risultato globale ed un livello di servizio a cliente inferiore rispetto a quanto potenzialmente realizzabile.
Negli stimolanti mercati globali di oggi, per ottenere un vantaggio sostenibile ed essere competitivi è necessario perseguire la gestione di una rete di relazioni ben coordinata e focalizzata sulla generazione di valore per il cliente finale.
Si può dire che la chiave per il successo nell’attuale realtà competitiva consiste nel modo in cui questa rete di alleanze e di fornitori viene consolidata in una partnership volta a raggiungere obiettivi reciprocamente vantaggiosi.
L’azienda deve dunque assumere un nuovo ruolo, quello di cuore pulsante di una rete interdipendente, di elemento armonizzante competenze e capacità complementari da offrire sul mercato.
Per essere leader di mercato è necessario che i propri processi interni siano ottimizzati in funzione di performance di rete oltre che di performance personali.
Tra i molteplici impegni che le organizzazioni devono affrontare per il passaggio a questo nuovo modello competitivo i più significativi sono:
Sviluppo di strategie di rete: I membri delle reti devono condividere e definire obiettivi strategici comuni e mezzi per raggiungerli
Orientamento al vantaggio reciproco (win-win): Il famoso “Dilemma del prigioniero” ha già dimostrato negli anni 50 come la collaborazione generi globalmente nel tempo risultati più elevati della competizione.
Comunicazione aperta e trasparente: Lo scambio di informazioni simultanee e tempestive, favorito dalle nuove tecnologie informatiche, consente una risposta più reattiva ai cambiamenti, la riduzione dell’Effetto Forrester e di conseguenza di scorte e attese per le aziende manifatturiere. La “contabilità a libro aperto” è un ulteriore manifestazione di questo orientamento verso la trasparenza con cui i dati di costo vengono condivisi a monte e a valle tra partner.
In sintesi, i mercati e le supply chain sono in continuo cambiamento e adattamento. Ciò che andava bene in passato non funziona più o potrebbe essere ben presto obsoleto ed inefficace.
Si è passati da un ambiente competitivo in cui il fornitore deteneva il potere, spesso in funzione di know how e tecnologie esclusive, ad una situazione in cui a detenere il potere è il cliente/consumatore, grazie all’estrema semplicità di accedere alle informazioni e all’eccesso di offerta rispetto alla domanda. Da un mercato di rivenditori si è passati ad un mercato di acquirenti. Si è passati da mercati di produzione di massa a mercati individuali e a personalizzazione di massa, anche se ancora in troppi casi non lo si è capito o non lo si vuole accettare.
Il modello tradizionale di supply chain era focalizzato sulla massimizzazione delle efficienze e sulla realizzazione di economie di scala, tanto che ancora oggi chiedendosi come aumentare la produttività si pensa (spesso a torto) a quante persone, quanto spazio o quanti macchinari in più servano.
La gestione d’impresa è ancora spesso orientata al desiderio di produrre articoli in grossi volumi e a sfruttare al massimo l’utilizzo della capacità produttiva ma l’attuale contesto di mercato è molto diverso da quello di qualche decennio fa e ancora troppe aziende non hanno riconosciuto tale evoluzione e le sue implicazioni.
Oggi sono necessarie imprese e supply chain agili e in grado di far fronte a rapidi cambiamenti nella domanda e a sempre più elevati livelli di varietà e richieste di personalizzazione. I sistemi produttivi di oggi devono essere in grado di sostenere piccoli numeri e di reagire in tempi più brevi che mai. Tenere scorte elevate è ormai riconosciuto come una patologia che spesso maschera l’incapacità di gestire virtuosamente i flussi logistico-produttivi.
Le TRASFORMAZIONI FONDAMENTALI PER IL SUCCESSO sono dunque:
Da Minimizzazione del Costo a Massimizzazione del Valore: In passato il focus era sull’efficientamento della produzione e la massimizzazione della produttività, vendere non era difficile quanto oggi, contenere il più possibile i costi significava massimizzare le marginalità. Oggi le cose sono ben diverse, produttività e costi vanno ottimizzati in funzione di ciò che il mercato richiede ed è disposto ad acquistare. Le imprese non possono più ragionare in termini di “lotto economico”.
Da scorte a informazioni: Tenere scorte elevate nel tentativo di ovviare alle richieste di mercato porta a grandi investimenti ma a risultati parziali e illusori. Meglio investire nella realizzazione di una supply chain efficace e reattiva attraverso un’adeguata condivisione di informazioni, obiettivi e risultati.
Da transazioni a relazioni: Il fornitore deve evolversi in un partner per il cliente, un rapporto transazionale semplicemente basato sullo scambio di merce per denaro, deve diventare una partnership di valore della quale entrambi possano beneficiare in misura proporzionale.
Da trasporto e immagazzinamento a iter end-to-end: Il conseguimento di efficienze locali e la minimizzazione dei costi delle singole transazioni devono essere aboliti, è semmai il rapporto costo/valore dell’intero iter logistico-produttivo a dover essere minimizzato.
Da competizione autonoma a competizione tra reti: Le aziende che avranno più successo nell’attuale contesto competitivo saranno quelle maggiormente in grado di utilizzare risorse e competenze di altri partner della rete.
Noi di ME-ToDo Network, consapevoli della necessità di questa evoluzione, dell’importanza di guardare al cliente con la dovuta professionalità e con la capacità di aiutarlo ad esprimere il proprio valore, abbiamo dato vita ad un team di imprese e professionisti accomunati dagli stessi valori e dallo stesso desiderio di contribuire, che per primi mettono in pratica ciò che insegnano e propongono.
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